Napoli, annullata la concessione a Bagno Elena

Lo scontro sulla spiaggia di Posillipo continua. Il ricorso presentato al Tar della Campania da Palazzo Petrucci, noto ristorante affacciato sul tratto di costa esposto sul Golfo di Napoli e con vista Vesuvio, contro Bagno Elena, è stato accolto e a questo punto a Bagno Elena, che occupa con i propri ombrelloni un ampio tratto di spiaggia, non resta che far ulteriore ricorso al Consiglio di Stato. L’alternativa è quella di liberare tutto.
I giudici del Tribunale Amministrativo della Campania hanno infati accolto i motivi presentati da Palazzo Petrucci e hanno annullato la delibera del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (n. 132 del 9 maggio 2024), annullando la concessione provvisoria rilasciata in favore della società Bagno Elena nel 2024 e la delibera dell’AdSP del gennaio di quest’anno. Edoardo Trotta, patron di Palazzo Petrucci, è convinto di aver la strada spianata rispetto ai suoi propositi di realizzare un beach club in quel tratto di spiaggia. Aveva cercato in ogni modo di giungere a un accordo con i gestori di Bagno Elena, storica struttura presente a Posillipo fin dal 1840, ma senza risultati. A quel punto, Trotta si è affidato alla giustizia amministrativa.
In una nota, Trotta ha affermato che: “La spiaggia della Baia di Posillipo ritorna dunque spiaggia libera con effetto immediato nella parte, molto ampia, su cui insistevano gli ombrelloni del Bagno Elena. L’obiettivo di avere più spiaggia libera e di poter realizzare il Beach Club di Palazzo Petrucci nel fazzoletto di spiaggia antistante il ristorante è in parte raggiunto. Il primo effetto, più importante per la città di Napoli, e rientrare in possesso per la libera fruizione di una parte importante della spiaggia di Posillipo. Noi attenderemo la nuova messa a bando delle concessioni per concorrere nell’assegnazione delle porzioni di spiaggia concedibili”.
“Eravamo al paradosso di una città di mare senza spiaggia né libera né attrezzata secondo canoni contemporanei. Questa sentenza del TAR segna un punto di svolta importante”, ha concluso Trotta.