Sabbia D’Oro prepara il “Natale al Mare” in Basilicata
La conquista del titolo di Best Beach Design 2024, assegnato alla Fiera di Rimini da Mondo Balneare, ha concluso nel migliore dei modi la stagione del Sabbia D’Oro Beach Club di Scanzano Jonico, già inserito nella “Guida ai migliori beach club d’Italia 2024” e vincitore del titolo di Best Design Beach Club della regione Basilicata da parte della nostra guida. Per Giuseppe Ferrara, gestore dello stabilimento e vice presidente dei giovani imprenditori di Confindustria Basilicata, si tratta dell’ennesimo riconoscimento a un lavoro certamente importante per la fama del suo territorio e dell’intera costa ionica, della quale Sabbia D’Oro Beach Club rappresenta il vertice qualitativo. Del resto, come già abbiamo raccontato durante l’estate su queste pagine, gli investimenti sono costanti e il prestigio del beach club di Giuseppe Ferrara sta aumentando stagione dopo stagione. Con lui abbiamo fatto un bilancio sull’estate appena conclusa, con uno sguardo al prossimo anno.
Come è andata la stagione 2024 e quali risultati vi ha portato?
Il bilancio è certamente positivo. L’estate 2024 ha visto un incremento del 20% globale e un dato interessante emerge dalla presenza del 15% di stranieri, che vengono a trascorrere la loro esperienza al Sabba D’Oro dopo aver visitato Matera. Basti pensare che sul totale del transato con carta, il 10% è proveniente dagli Usa. Questo dato ci rende orgogliosi poiché, in un contesto non semplice per via di tante defezioni a livello infrastrutturale esterne al beach club, riusciamo a portare flussi di turismo variegato proveniente da tutto il mondo. I picchi numerici vanno dal 20 luglio al 30 agosto, con un incremento nei mesi di bassa stagione come giugno e settembre. Il nostro ospite ha provenienza per il 35% dalle regioni limitrofe, in primis dalla vicina Puglia. Per il resto abbiamo una buona fetta di turisti dal Nord Italia oltre a turismo autoctono e appunto straniero.
In prospettiva dell’applicazione della direttiva Bolkestein, come vi state organizzando e quali sono le vostre aspettative?
Sicuramente a nostro avviso è bene tracciare una nuova strada che concluda definitivamente l’applicazione delle evidenze pubbliche. La Bolkestein, in visione di un’offerta turistica ampia e con standard più alti, può creare una concorrenza mirata a migliorare tante realtà che purtroppo sono rimaste poco sviluppate. Nel contempo è anche giusto riconoscere e tutelare ogni impresa che ha investito nel corso degli anni senza temere nulla e soprattutto offrendo servizi che hanno dato prestigio alla destinazione turistica. Dal canto nostro, ci sentiamo abbastanza tranquilli poiché abbiamo varie certificazioni e abbiamo effettuato investimenti importanti durante questi anni, che renderebbero difficile un subentro di terzi. A oggi il beach club gestisce tutto in cloud con software e booking online. Abbiamo azzerato l’uso della plastica utilizzando incarti e bicchieri in cartone. Siamo totalmente accessibili ai disabili e siamo pet friendly, il che dona alla nostra offerta innovazione sotto tutti i punti di vista. Auspichiamo che, dopo il 2027, finalmente ci possa essere una programmazione a livello nazionale, che miri a migliorare molte defezioni che oggi le imprese vivono.
Quali progetti ha in cantiere il vostro beach club per il prossimo anno?
Il nostro beach club ha già un’offerta ampia e variegata che permette al nostro ospite di vivere un’esperienza distintiva. Stiamo lavorando al grande progetto del “Natale al mare”, un modo diverso di vivere la spiaggia con un vero e proprio villaggio del Natale vista mare. Un albero gigante con addobbi plastic free, una pista di pattinaggio su ghiaccio, presepi i sabbia e sculture di ghiaccio, mercatini di prodotti tipici, un carosello per i più piccoli, il format del pranzo sulla sabbia con show cooking. La nostra vision da qui a 5 anni mira a realizzare un nuovo progetto, in corso di approvazione, che possa dare ai nostri ospiti una nuova frontiera di beach club 5.0 con un resort di charme stile Maldive, che possa permettere agli ospiti di rilassarsi in una spa vista mare con palestra, saune e tutto ciò che concerne il benessere del corpo e della mente. E stiamo lavorando ad un altro progetto chiamato “The Palm”, di cui non sveliamo altro per ora.
Cosa si augura per il comparto balneare?
Mi auguro una chiara e retta via per tutti gli imprenditori volenterosi di programmare e investire nella risorsa mare. Magari, dopo le evidenze pubbliche, si potrà finalmente avere più tranquillità anche perché gli ultimi anni sono stati difficili, vivendo sempre in un limbo che non ha fatto nient’altro che bloccare il settore.